DOMENICA 18 MARZO dalle ore 15,30
In occasione dei duecento anni dalla pubblicazione del Frankenstein, o il moderno Prometeo di Mary Shelley, che narra della tragica vicenda del dottor Victor Frankenstein, il primo “Mad Doctor” della letteratura, il Mufant organizza una giornata dedicata ai rapporti tra scienza e fiction.
Nata nel cuore della Rivoluzione scientifica ottocentesca, la Fantascienza ne racconta le meraviglie e gli orrori, fra paure del cambiamento, speranze di un mondo migliore, ridimensionamento del Sacro. Personaficazione di questo stato d’animo, ancora attualissimo nel cuore dell’odierna quarta rivoluzione digitale, è il “Mad Doctor”, lo scienziato pazzo protagonista di infinite storie sempre al confine fra la Fantascienza e il Gotico.
Interviene Massimo Centini, antropologo, scrittore e saggista, ha pubblicato diversi studi sull’antropologia religiosa e le tradizioni popolari, in particolare del territorio piemontese. Docente di Antropologia culturale presso la Fondazione Università Popolare di Torino, insegna “Storia della criminologia” ai corsi organizzati da MUA – Movimento Universitario Altoatesino – di Bolzano.
Presentazione del libro Frankenstein: la scienza e la follia. Uomini e mostri tra realtà e mito.
“Il Frankenstein di Mary Shelley è uno dei classici della letteratura moderna. … Quell’essere che dovrebbe rappresentare il desiderio antico come l’uomo di abbattere la morte, di fatto si trasforma in artefice di morte. …
Scritto nel 1816 e pubblicato nel 1818, il romanzo continua a essere un’officina antropologica di straordinario interesse, poiché offre al lettore molteplici spunti per incursioni in vari ambiti della cultura, dimostrando così quanto siano attuali alcuni temi proposti nella tessitura narrativa del libro. …”
Trasformazioni dell’immaginario. Dalla nascita della fisica quantistica alla nuova fantascienza. Intervento di Domenico Gallo. Scrittore e traduttore, attivo nello studio dell’universo fantascientifico ha pubblicato oltre a diversi racconti, numerosi saggi che analizzano i diversi rapporti tra fantascienza, scienza, cultura e società. Dirige inoltre la collana Fantascienza e Società della Mimesis Edizioni.
Presentazione del libro Il ribelle del pensiero, Albert Einstein e la nascita della fisica quantistica.
“Tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, i più importanti fisici del pianeta stanno cercando di trovare la risposta ad alcune anomalie che riguardano la velocità della luce, la trasformazione e generazione della luce, l’esistenza dell’etere e delle molecole. Lo sforzo di scienziati come Hendrik Lorentz, Ludwig Boltzmann, Max Planck è orientato a ultimare la faticosa costruzione di una fisica che, di lì a pochi anni, sarà chiamata classica. … . Albert Einstein, considerato l’ultimo dei fisici classici, riesce a percepire le contraddizioni della scienza del suo tempo, ad affrontarle con semplicità, ma rifuggendo ogni soluzione che fosse parziale, particolare o di comodo.”