La città e i suoi spazi sono luoghi elettivi della narrazione fantascientifica: città aliene, città del futuro, città dell’altrove. Qui infatti si drammatizza il processo fondativo dell’immaginario fantascientifico, l’incontro con gli abitanti “altri”: alieni, mostri, fantasmi, cittadini del domani. Nella città è il cosmo, nel cosmo l’infinità delle razze aliene.
Tali tematiche trovano risonanza nell’antropologia urbana e nella sua concezione della città come luogo di relazione e di convivenza, di incontro con l’altro, di sperimentazione tecnologica e sociale, ma anche di conflitto e diseguaglianza. Il dialogo tra fantascienza e antropologia può quindi divenire terreno di riflessione sul ruolo della città nel mondo globalizzato, sul suo continuo mutamento e sulle prospettive future dell’abitare urbano.
Questi due mondi si incontreranno in “Poème électronique al MUFANT. Cosmologie Urbane”, rassegna di poesia e musica elettronica a cura di Ksenja Laginja e Stefano Bertoli. Gli artisti si faranno ispirare dall’atmosfera fantastica del MUFANT, MuseoLab del Fantastico e della Fantascienza, che ospiterà l’evento nei suoi spazi ai confini della realtà. La parola incontrerà la sperimentazione musicale in un connubio di vibrazioni vocali e strumentali per raccontare la città nelle sue complesse e affascinanti relazioni tra passato, presente e futuro, utopia e distopia, umano e non-umano, tecnologia, innovazione e progresso.
Sabato 17/02/2024 si terrà nei nostri locali l’#81 evento del’Anthroday.
La partecipazione al laboratorio “Poème électronique al MUFANT. Cosmologie urbane” è gratuita, previa prenotazione (30 posti disponibili) sulla nostra e-mail info@mufant.it.
Per chi di voi volesse visitare anche il nostro museo, trovate le tariffe sul nostro sito.