SABATO 7 APRILE dalle ore 15,30
Inaugurazione della mostra “WestWorld – Un Mondo di Robot” curata da Silvia Casolari e Davide Monopoli. Protagonisti, fino a qualche tempo fa, del mondo della finzione fantascientifica, oggi i robot sono al centro di un dibattito assolutamente focalizzato sulla realtà di un futuro molto vicino a noi.
Ci si chiede se le creature artificiali potranno finalmente sgravarci della fatica, prendersi cura di noi, oppure rubarci il lavoro o, infine, sostituirci tout court!
Quando Karel Çapek attorno agli anni ’20 del secolo scorso, battezza le creature artificiali protagoniste della sua opera teatrale RUR, sceglie il fortunatissimo neologismo “ROBOTA”, che in lingua cecoslovacca significa “lavoro pesante”. Ma anche in questi primissimi esordi, i robot non sono semplici macchine da fatica o calcolo, sono creature bio/artificiali che, ad un certo punto, decidono di non seguire più gli ordini degli umani e si ribellano.
LA MOSTRA
Un uragano mediatico, quello del racconto robotico, che passa dal libro, al cinema, alla televisione, al fumetto, all’illustrazione, al videogioco.
Dai racconti di quasi ignoti autori italiani ottocenteschi come L’uomo di fil di ferro di Ciro Kahn, o da curiosi film di inizio ‘900, come L’uomo meccanico della torinese Ambrosio, nel corso di quasi 150 anni, passando per una infinità di produzioni letterarie, si arriva al grande boom cinematografico che colloca le creature artificiali e i robot come imprescindibili archetipi dell’immaginario moderno e contemporaneo.
Chi non conosce i Nexus di Blade Runner, Robocop, Terminator, Robbie, oppure gli spietati Dalek o l’ androide Maria protagonista di Metropolis? E che cosa dire delle popstar fantascientifiche C1P8 e D3BO.
Tutto iniziò esattamente 200 anni fa, con il mostro creato da Victor Frankenstein!
La mostra “Westworld – un Mondo di Robot” si sviluppa in un percorso che affianca a preziosi libri illustrati ottocenteschi, il colore dei rari giocattoli degli anni ’50, l’immaginario imprescindibile dei robottoni giapponesi, le meravigliose copertine delle riviste Pulp degli anni ’20/’40, i protagonisti di notissime saghe televisive e cinematografiche quali Star Wars e Star Trek, i fumetti italiani e stranieri già a partire dai primissimi anni del ‘900, i necessari approfondimenti letterari e culturali, i fondamentali riferimenti scientifici e tecnologici, l’intero panorama mediale dentro al quale il robot è stato rappresentato.
Ospite d’eccezione con una mostra personale è l’illustratore Franco Brambilla. A lui sono affidate le copertine delle più note collane editoriali italiane di fantascienza: Urania, Urania Collezione e Millemondi, edite da Mondadori. La mostra presenta oltre 30 lavori a tema “robot e androidi” pubblicati su Urania.
La sezione dedicata ai robot fra scienza e fantascienza ospita anche Telebot, il robot controllato in remoto attraverso la App Telegram prodotto da Hotblack Robotics, la start up innovativa torinese che vuole rendere accessibile a tutti la robotica.
Il percorso espositivo, destinato a diventare una sezione permanente del museo, si suddivide in alcune sezioni che raccolgono materiali e oggetti diversi, rari e curiosi (gadgets, toys, libri, fumetti, illustrazioni, dischi, francobolli, modelli, e altri pezzi rari e unici dalla seconda metà dell’Ottocento ad oggi).
PROGRAMMA DELLA GIORNATA DI INAUGURAZIONE
- Ore 16:00: Silvia Casolari e Davide Monopoli, curatori della mostra, presentano il
tema attraverso un breve documento audiovisivo dedicato ai più noti robot della fantascienza. - Ore 16:30: Franco Brambilla racconta la genesi delle sue illustrazioni digitali
- Ore 17,15: Gabriele Ermacora di HotBlack Robotics presenta il progetto TELEBOT e una nuova rivista di divulgazione robotica.
La mostra si conclude il giorno 3/06/2018